Le Guide
Carlo Giuseppe Ratti, 1780
La narrazione di Ratti, per quanto riguarda questo edificio, è davvero molto sommaria: «[…] antico palazzo Pallavicini, che ha una bella facciata dipinta da Lazzaro Calvi Genovese, con una storia d’ Ulisse, e un fregio di putti di serio stile»
Federico Alizeri, 1875
Situato nella zona di San Siro, il palazzo apparteneva alla famiglia Cicala, discendenti di Lanfranco Cicala, poeta e Console della Repubblica.
Intorno alla metà del 1500 «Bernardino Cantone da Cabio tracciò il palazzo e condusse i lavori: e con suo disegno, scolpirono i marmi delle finestre due lombardi, Domenico Manfrino e Domenico Frixone.»
Per quanto riguarda parte della decorazione, Alizeri sostiene che, se non fosse per il fatto che Ratti attribuisce un fregio con putti a Lazzaro Calvi, si potrebbe pensare che esso sia opera di Perin del Vaga: «[…] Pur nondimeno l’intreccio di questi putti, il sorriso dei loro volti, il brioso delle lor tinte sono così fatti, che noi non sapremmo acquetarci se non al crederli nati da qualche bozza o cartone o disegno almeno di quel raro maestro.»
Nell’anno in cui vennero gettate le fondamenta del palazzo, era presente a Genova il Montorsoli «[…] Io non dirò che sien sue quelle forme erculee d’uomini che reggono arnesi di guerra e fan quasi pilastro ad una piccola loggia, ma quanto ne ritraggono il fare, chi ma non sel vede?»
Bibliografia Guide
- Alizeri Federico, Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze, Bologna, Forni Editore, 1972 pag. 136-137
- Ratti Carlo Giuseppe, Istruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova in pittura scultura et architettura autore Carlo Giuseppe Ratti pittor genovese, Genova, Ivone Gravier, 1780, pag. 150